Ciao , questa è la situazione attuale in Ecuador in piena EMERGENZA COVID
In Ecuador le scuole e le università sono chiuse dal 13 marzo a data da destinarsi, ma si svolgono lezioni online e programmi TV ad hoc, oltre a guide didattiche. Lo stato di emergenza dal 16 marzo è stato esteso fino al 13 agosto, mentre dal 4 maggio è in vigore un sistema a semaforo per favorire il distanziamento sociale: ogni governo municipale deciderà quando passare alla fase successiva in autonomia.
Esmeraldas è diventata zona gialla dal 7 luglio: vige il coprifuoco dalle 21 alle 5, le aziende aprono solo con lavoratori al 50% (e devono preparare un piano anti-covid), i negozi al 30% della capacità, i trasporti urbani al 30%, sono adesso possibili incontri con massimo 25 persone, mantenendo sempre 2 metri di distanza e spostamenti con veicoli a targhe alterne. Il numero di casi è molto elevato anche rispetto alla popolazione totale: i casi sono 4.043 per 1 milione di abitanti (a fronte dei 4.032 italiani) e i decessi 295 per 1 milione di abitanti (a fronte dei 579 italiani).
Le scuole della costa, come San Josè Cottolengo di Esmeraldas, erano già in periodo di vacanza da febbraio al 13 aprile. I maestri e i professori comunque hanno lavorato da casa con il computer. Gli insegnanti si stanno formando sulla didattica a distanza: purtroppo la gente del barrio, quartiere, non capisce la gravità della situazione ed escono di casa come prima, soprattutto la sera, anche i bambini giocano in strada tranne quando passa la polizia che si nascondono. Il governo sta dando una borsa viveri alle famiglie più fragili ma non si sa bene con che criterio perché sembra che chi ha veramente bisogno non abbia ricevuto nulla. Le suore che gestiscono la scuola ed il progetto di adozione a distanza, riescono ad aiutare alcune persone che non lavorano e che quotidianamente si recano da loro per chiedere alimenti. Molte famiglie hanno perso il lavoro e di conseguenza hanno ancora più problemi economici. La scuola ha cominciato le lezioni online a inizio giugno.
